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La nostra storia

E’ noto che una delle matrici storiche che dettero vita a quasi tutti gli Automobile Club provinciali fu la loro vocazione ad essere il punto di aggregazione degli sportivi del volante e, quindi, organizzatori di eventi agonistici. Questo assunto storico è quanto mai vero e calzante nel caso di Brescia che, fino al 1926 era rimasta come una sede staccata dell’Automobile Club Milano. Ma in quell’anno, quando ormai l’idea della 1000 miglia era già nata ed il grande progetto sportivo doveva solo essere realizzato, un gruppo di sportivi decise di costituire l’AUTOMOBILE CLUB BRESCIA col preciso intento di far disputare la prima edizione della celeberrima competizione.
Fu così che con regio decreto del 14 novembre 1926 fu costituito l’Automobile Club Brescia che concentrò, sin dall’inizio, gran parte della propria attenzione sull’attività agonistica e sulla 1000 MIGLIA in modo particolare. In effetti apparve chiaro a tutti, fin da subito, che nell’Italia di quel tempo e per molto tempo ancora, la grande corsa bresciana sarebbe stata molto più che una semplice gara automobilistica alla stregua di tante altre. Certo questo concetto fondante lo avevano ben chiaro in mente i quattro moschettieri che idearono la competizione e ne decretarono il crescente successo mondiale. Si trattava di due nobiluomini bresciani, i conti Ajmo Maggi e Franco Mazzotti, del più celebrato giornalista automobilistico dell’epoca, l’indimenticato Giovanni Canestrini e del padovano Renzo Castagneto, neo direttore dell’Automobile Club, che a Brescia avrebbe messo le sue radici definitive sempre curando l’organizzazione della celeberrima competizione.
Col trascorrere degli anni l’ente automobilistico bresciano non solo organizzò numerose altre competizioni, sovente anche molto famose, ma ampliò sempre di più il ventaglio delle proprie attività al fine di essere al servizio della generalità degli automobilisti molti dei quali hanno a cuore più le problematiche della sicurezza, della mobilità, dell’ambiente e dell’economia automobilistica che non quelle agonistiche.
Il primo presidente del club della FRECCIA ROSSA fu il commendatore Leonino Da Zara al quale hanno fatto seguito altri rappresentanti in prevalenza provenienti dal mondo dell’imprenditoria locale a conferma di una matrice che forse più di altre contraddistingue la società bresciana.